Avendo iniziato con gli studi da economista, non ebbe la possibilità di contemplare e preparare uno stile proprio.
Elaborò fotografie sulla pellicola in bianco e nero utilizzando una fotocamera da 35mm.
Per lui i colori rappresentano già la totalità dell’immagine, senza lasciare spazio alla comunicazione, studio e riflessione soggettiva relativa all’immagine.
Le Leica furono, da sempre, le macchine fotografiche da lui preferite soprattutto per la qualità degli obiettivi anche se, nei suoi viaggi in Africa fu obbligato ad acquistare una Pentax 645 con pellicola di medio formato per le stampe grosse.
Per Genesi, invece, si orientò a una Canon 1Ds Mark III, da 21 megapixel, riducendo così il peso e potendo viaggiare senza impedimenti da parte delle autorità aeroportuali.